Skip to main content

Com’è andato NANTERRElab?

Il 9 e 10 marzo l’Istituto Bramante-Genga di Pesaro ha ospitato “NANTERRElab”.
Un workshop rivolto ad una cinquantina di ragazzi provenienti dalle diverse scuole del Campus, proprio per ripensare e riprogettare gli spazi e la fruizione dell’area scolastica di via Nanterre.

Il Laboratorio si inserisce tra le azioni del progetto “Politiko” dell’Unione dei Comuni Pian del Bruscolo, finanziato dalla Regione Marche, ma i risultati del lavoro dei ragazzi saranno utilizzati anche per altri progetti che riguarderanno nel prossimo futuro il Campus.

“Sono state due giornate immersive di progettazione partecipata, un’esperienza che ha visto coinvolti gli studenti in un ripensamento radicale della fruizione di questo spazio ad uso degli studenti. Al loro fianco chi meglio di vecchi studenti e giovani ragazzi con esperienze all’estero potevano indirizzare e incanalare le straordinarie idee degli studenti? Una voce importante, della quale l’amministrazione comunale ha incitato e ascoltato il lavoro, in un sinergico confronto di vedute che vede al lavoro tutti gli attori portatori di interesse nella questione Campus. Un’ottima iniziativa, di cui tutti sono pienamente soddisfatti, la cui qualità sta nel confronto e nel coinvolgimento dei giovani studenti, rivelatisi come animati e creativi cittadini!”

spiega così Mattia Rossi di Miscela, l’associazione che assieme a Tavolo Studenti ha organizzato e gestito l’iniziativa.

Giudizio pienamente condiviso dagli studenti partecipanti, come Luca Mancini e Marco Lorenzatti del Benelli

“è stato veramente stimolante avere a fianco personaggi dell’architettura ad aiutarci a concretizzare e criticare in modo costruttivo i nostri progetti per un futuro miglioramento degli spazi inutilizzati e isolati del Campus, che ad oggi, nelle ore pomeridiane, è un vero e proprio non-luogo”.

“”Nanterlab” ci ha dato l’opportunità di comprendere meglio che cosa significa riqualificare una zona degradata o abbandonata. La cosa che ci ha colpito di più è il fatto che, nonostante i gruppi lavorassero in maniera autonoma e separata, alla fine le esigenze emerse più o meno sono state le stesse. Questo ci ha fatto capire che basterebbero un paio di interventi per rendere il campus più vivibile a tutte le ore della giornata”.

I ragazzi dopo una prima giornata teorica sull’approccio architettonico – e non solo – al ripensamento di uno spazio, sono stati accompagnati dai ragazzi dell’Associazione Miscela in un vero e proprio lavoro di progettazione a tavolino dello spazio che vivono quotidianamente. Attraverso diversi giochi e attività ogni gruppo è arrivato a definire una propria idea su come dovrebbe essere il Campus. Idee che i ragazzi hanno poi presentato e che hanno ricevuto un giudizio da parte dei relatori volto a individuarne punti di forza e di debolezza.
Giurato d’eccezione il Presidente della Provincia, Daniele Tagliolini, che ha chiuso l’evento ricordando quanto sia importante

“Ripensare ed adattare gli spazi del Campus partendo dai ragazzi, legando tematiche di sostenibilità e fruibilità, comunità studentesca e cittadini, è meritevole di analisi e di supporto per capirne gli sviluppi e le potenzialità. Un profondo ringraziamento agli studenti e alle loro scuole, alle associaioni Tavolo studenti e Miscela e a tutti i collaboratori del progetto”.

Adesso la palla passa all’associazione Tavolo Studenti che, come ricorda Timoteo Tiberi

“cercherà di coinvolgere i ragazzi del workshop, nella attività del più vasto progetto NANTERRE, che vede diversi studenti ed ex studenti impiegati nella definizione di un unico e realistico progetto di riqualificazione del Campus che parta dal basso. Sono già stati realizzati alcuni interventi di sensibilizzazione e miglioramento come la costruzione e il posizionamento, da parte di alcuni studenti, di panchine nel parco. Il prossimo step sarà rivedere i ragazzi del workshop e cercare di fare gruppo. Per quanto riguarda il workshop, non finisce tutto qui. Entro la fine del Progetto “Politiko” presenteremo insieme all’associazione Miscela la pubblicazione dei lavori con un evento pubblico che permetta a tutta la città di conoscere le esigenze, le idee e i progetti dei ragazzi”.